Creta della Collinetta Cellon I/FV-351
Il tempo stabile e caldo ci permette finalmente di alzare il livello delle attivazioni, quindi per questi mesi estivi le mete prescelte saranno quelle da 10 punti. Iniziamo con la Creta della Collinetta Cellon, che con i suoi 1000 ed oltre metri di dislivello non si può certamente definire una passeggiata. La partenza è prevista dal piazzale sul valico del Passo di Monte Croce Carnico. All’adunata mattutina delle 6.00 oltre allo scrivente, sono presenti Paolo-IW3RPY e la fotografa ufficiale Nadia….
Sì in effetti ci stiamo viziando e prendendo gusto e magari prossimamente avremo anche un biografo ed un cartografo al seguito 😊. Scherzi a parte un bel gruppo affiatato è un valido aiuto in previsione di quasi 4 ore di salita e 2,5 di discesa. Parcheggiata la macchina al valico partiamo immediatamente cercando di precedere un’intera corriera di escursionisti Cechi che si stava preparando per la salita. Fortunatamente gran parte di questi opterà per un altro sentiero, ma nonostante ciò, in vetta c’erano così tante persone che sembrava di trovarsi in spiaggia ad agosto.
Partenza via sentiero CAI 146 che va diritto al rifugio Marinelli, successivamente dopo circa 30’ sulla destra si incrocia il sentiero 147 ed il bivio verso le ferrate “Senza confini” e “Steinberger”. Volendo è possibile raggiungerle acquisendo il sentiero sulla sinistra poco dopo il confine di stato. Lungo la prima parte del percorso, simpatico ed anomalo siparietto con dei cuccioli di marmotta che per nulla intimoriti sono venuti ad osservarci da molto vicino. Approfittiamo per respirare e scattare qualche foto.
Dal crinale della Cresta Verde, ci si inserisce tra alcune creste rocciose iniziando a salire in maniera molto decisa verso la vetta della Collinetta Cellon.
Da quel punto in circa 1 ora si è in cima. Il sentiero è franato in qualche punto ma il transito è ancora agevole. La cima è stretta e rocciosa, impensabile issare un dipolo a V invertita o la G5RV portata nello zaino, motivo per cui ci affidiamo alla “solita” MFJ1979 e agli stili della Comtrak.
So che lo ripeto ogni volta, ma propagazione davvero pessima. Deserto in 50 MHz, il nulla in 21 MHz, poco in 14 MHz. Paolo con la mia EH Antenna per i 144 MHz riesce nell’impresa di effettuare un collegamento con probabilmente l’unico OM su quella frequenza. Un QRB di un centinaio di km ma ottimo rapporto.
Considerato che l’antenna misura 20 cm non si può dire che non faccia il suo lavoro. Come anticipato in precedenza la dimensione della cima ed il numero di persone presenti mal si ponevano con il cavalletto ed i radiali stesi, così per rispetto delle altre persone presenti, ci siamo fermati lo stretto necessario a completare l’attivazione. La discesa tramite il sentiero CAI 147 risulta lunga ma senza problemi da segnalare. Essendo una vetta “nazionale” non abbiamo potuto far ricorso ai vari Sotawatch o metodi affini per segnalare la nostra presenza on-air, ma la soddisfazione del OM che da Marrakech interrompe il suo pile-up per scambiare 2 chiacchere ed avere informazioni sul tuo setup e sulla cima attivata è davvero una bella soddisfazione.
Dimenticavo… questa è la decima cima “grande Guerra” (undicesima considerando la doppia attivazione del Monte Matajur), quindi l’obbiettivo del diploma è stato raggiunto. Prossimamente attiveremo la cima del Monte Coglians. Stiamo programmando una due giorni con notte in tenda con famigliari e supporter al seguito. Il tutto per rafforzare un connubio montagna/radio che elargisce soddisfazioni a profusione.
I mie migliori 73
Tralasciando i gagliardi modelli maschili, le foto della flora e della fauna sono grandiose. Complimenti alla fotografa.
In effetti è davvero brava