Monte Festa I/FV-306
Dopo quasi un anno di inattività ritorno ad indossare gli scarponi. Rispolverato lo Yeasu FT-817ND fermo da troppo tempo, prendo la batteria al litio e preparati i radiali per l’antenna MFJ 1979 mi dirigo presso il paese di Interneppo luogo di partenza per la carrabile che sale alla fortezza del Monte Festa e per la deviazione che si dirige ai pianori del Monte San Simeone.
Per salire i 740m di dislivello ci sono due opzioni:
- a) La suddetta carrabile lunga 10 Km che sale con leggera e costante pendenza.
- b) Sentiero CAI 838 che si innerpica per il costone ovest della montagna.
La scelta più saggia e’ indubbiamente la carrabile, ma incurante della scarsa preparazione fisica decido per il sentiero 838. La giornata e’ perfetta. Ci sono 8 gradi centigradi ed un cielo terso come se ne vedono pochi. Dopo circa 1 km di carrabile imbocco il sentiero 838 perfettamente segnalato per tutta la sua lunghezza.
Da subito mi rendo conto che 12 mesi d’inattività si fanno sentire. Mi faccio forza e con un passo da geriatria inizio a macinare metri. Passo dopo passo le gambe tornano in funzione e raggiungo la cima in circa 1 ora e 40 minuti. Nel sottobosco questa volta nessuna traccia di animali, ma in compenso fiori e piante fiorite in grande profusione.
Per tutta l’attivazione non ho incrociato anima viva. Me la prendo con calma e sul pianoro alla base della cima, mi fermo a guardare i resti della guarnigione che presidiava il forte durante la prima guerra mondiale. Gli alloggi, i magazzini, la mensa, sono ancora lì, tartassati dal tempo a rinfrescare la memoria di un tragico periodo bellico per quelli che arrivano alla cima. I tunnel e le postazioni dei cannoni sono incredibilmente intatti e merita indubbiamente un plauso chi si è preso l’onere di mettere tutta la zona in sicurezza (a prova di turista) con resistenti parapetti e tabelle indicative.
Decido di montare la stazione tra 2 postazioni di cannoni. In pochi minuti la MFJ è operativa ed attaccata la radio inizio a sondare la frequenza. In 20 metri poche stazioni ma impegnate in collegamenti con l’Oceania, Sento distintamente la Nuova Zelanda e qualche stazione Australiana. A differenza del 2016 non ho con me la Delta loop con cui ho collegato facilmente Giappone ed India, quindi anche solo tentare con 5 watt di entrare in pile up con le stazioni VK equivale a perdere tempo e sprecare batteria.
Mi limito a stazioni più abbordabili. Risponde subito il Marocco, il Portogallo, gli immancabili Russi che con una sola chiamata mi passano 3 nominativi e 3 rapporti (3 amici presenti nella stessa stazione). Fatico ma porto a casa la Danimarca e ringrazio non poco il collega di Ceuta e Melilla che si sforza per almeno 5 minuti per estrarre dal QRM il mio nominativo. Poi di colpo mi accorgo che la radio esce con 0.5 watt. La batteria al litio è quasi a zero. Mi rendo conto che la batteria (Che ha 6 anni) è stata caricata 12 mesi fa al rientro dall’attivazione sullo Jof di Montasio….. e nonostante ciò mi ha regalato 50 minuti di radio! Smontata la stazione, riparto per la stessa strada della salita.
Arrivo alla macchina piuttosto stanco ma decisamente felice per la piacevole attivazione. Lo Yaesu 817 ND è una vera macchina da battaglia. L’installazione della scheda filtro digitale al suo interno lo rende oltremodo selettivo e mi permette di sentire cose che senza un DSP difficilmente ascolterei. La batteria al litio è una garanzia. Per quelli che avevano dei dubbi sulla durata, dal 2014 la stessa batteria mi ha accompagnato in 64 attivazioni e 11 contest. Il test di oggi con la batteria non caricata da 1 anno la dice tutta sulla qualità di questa tipologia di prodotto.
Che altro dirvi… scarponi, zaino, radio e buon divertimento
I miei migliori 73
Mandi! Ma noi ci siamo sentiti in aria? Anche io faccio attivazioni in quota da una vita.
By IW3SOX
Quasi sicuramente si. Seguo il tuo sito e le tue “avventure”. Magari un giorno potremmo organizzare un incontro in cima a qualche monte!!!!