Monte Cuar I/FV-316
Questa volta ho rischiato di non tener fede alla promessa di attivare una montagna al mese e mi ritrovo il 31 di marzo a dover fare i salti mortali per l’attivazione. Lasciato IW3RPY ai box per malanni e perso temporaneamente IW3SIP per impegni superiori (moglie), mi ritrovo solo ma libero di scegliere la cima. Decido di farmi del male e la scelta cade sul Monte Cuar, 1478m con 600 metri di dislivello. Solita partenza da casa alle 7 di mattina in direzione del Cuel di Forchia, punto di attacco del sentiero CAI 816 che “dritto per dritto” seguendo la dorsale della montagna arriva fino alla cima del Monte Cuar.
La giornata è spettacolare e molto calda per essere marzo. Quest’oggi, non potendo contare sulle spalle dei miei 2 abituali compagni di merende, l’attrezzatura prevede il classico Yaesu 817ND alimentato dalla batteria al litio da 9A/h e la fidata MFJ1979. In parole povere il kit base per una discreta attivazione in HF. Resta fermo a casa per aggiornamento l’MCHF SDR a cui sto modificando il rosmetro e la delta loop per l’eccessivo peso del must dx-wire.
La prima parte della salita taglia per il bosco fino a raggiungere la strada forestale che conduce alle malghe del Cuar. Il sentiero segue verso est la strada fino a raggiungere la deviazione che si inerpica fino alla dorsale della montagna. Breve pausa per foto di rito e mi ritrovo in compagnia di una mezza dozzina di grifoni. Per chi non lo sapesse sono molto simili agli avvoltoi e trovarseli sulla testa non fa presagire nulla di buono!!! Zaino in spalla allora e via fino alla cima. La stazione è operativa in pochissimi minuti ma appena acceso la radio comprendo che non sarà come l’ultima uscita, questa volta il Giappone potrò scordarmelo.
Propagazione scarsa ed il solito fastidioso radar sloveno che spazzola la frequenza ad una velocità incredibile non aiutano certo ad ottenere risultati lusinghieri. Per dare un’idea sulla propagazione, sul Sota-Watch c’erano 5 stazioni (Inglese, tedesca, spagnola, olandese, italiana) spottate contemporaneamente a 14.285MHz e nessuna di queste sentiva le altre… tristezza… Deserto in 15M e nulla in 18M. Probabilmente ci sarebbe stato più lavoro in 40M ma con 5 watt ho già verificato che su tale frequenza riesci a farti sentire da ben pochi.
Dopo qualche ora dedicata all’abbronzatura è ora di rientrare. In 45 minuti sono nuovamente alla macchina, non del tutto soddisfatto, ma con almeno una nuova cima a log. Alla base di questa uscita c’era l’idea di verificare come fosse l’apertura del Monte Cuar per il Sota Day di settembre. Tutto sommato il responso è positivo, solo che pensare di salire per quel sentiero con un mast da 4 metri di una LFA 8 elementi non la vedo una cosa molto sensata. Chissà, forse metterò in cantiere 2 antenne più piccole da accoppiare… Ci penserò.
Suggerimenti, osservazioni e varie:
- Ottimo sentiero segnalato a prova di cieco. Questa volta i tracciatori non hanno lesinato in vernice rossa e bianca ed il tracciato è perfetto. Bravo CAI.
- Nonostante la strada stretta, ottima la disponibilità di parcheggio in prossimità del sentiero 816.
- Prati in fiore, grifoni, daini e camosci rendono l’uscita davvero unica. Peccato per le processionarie che stanno massacrando il bosco ed il rischio di zecche.
- Propagazione cercasi…
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